Lavoratori sospesi senza retribuzione
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I lavoratori over 50 saranno sospesi dal lavoro senza retribuzione e sanzioni disciplinari seppur mantenendo il posto di lavoro. L’ultimo decreto del 07 Gennaio 2022 – denuncia De Rose – sancisce infatti la più grande discriminazione tra i lavoratori di uno stesso settore basando ladisparità di fruizione del diritto costituzionale al lavoro,esclusivamente sull’età e sull’obbligo vaccinale con un turbinio di decreti ad oggi inaccettabili. Infatti se consideriamo ad esempio 2 lavoratori non vaccinati colleghi nello stesso ufficio, quello UNDER 50 potrà recarsi al lavoro continuando ad esibire il Green Pass Base (che si ottiene con tampone rapido o molecolare) al contrario quello OVER 50,dovrà esibire il Green Pass Rafforzato (che si ottiene con vaccino o guarigione dal Covid) altrimenti verrà sospeso. Guardando ai numeri di ieri 12 febbraio il numero totale dei positivi era di 1.695.614 quello dei ricoverati con sintomi era di 16.310 e quello dei soggetti in terapia intensiva era di 1.223 (Fonte sole24ore Lab24) che su un totale della popolazione pari a 59.258.000 rappresentano le seguenti percentuali 2,86% di positivi, 0,027% di persone ricoverate, 0.002% di persone in terapia intensiva”.
Lavoratori lasciati senza fonti di sostentamento economico
“Questi i numeri sui quali – sottolinea il sindacato Cicas – attualmente si basano restrizioni e Green Pass e
questi i numeri sui quali a milioni di lavoratori da giorno 15 febbraio viene tolta ogni fonte di sostentamento economico per sé e per la propria famiglia, che si aggiungono a migliaia di lavoratori che hanno perso il lavoro per la chiusura delle aziende e delle proprie attività ed alle migliaia di liberi professionisti che ad oggi vedono il proprio lavoro ridotto e quasi azzerato dall’impoverimento del tessuto economico. La situazione è veramente paradossale e nemmeno l’autore più accreditato di thriller avrebbe saputo fare di meglio. La cosa più grave è che il tutto avviene tra il silenzio assordante dei media, che fanno passare la notizia senza enfasi o importanza, ma soprattutto tra il silenzio assordante dei sindacati dei lavoratori e della maggior parte dei sindacati datoriali, da sempre dichiaratisi favorevoli al super green pass sui luoghi di lavoro. Gli over 50 si aggiungono al lungo elenco dei lavoratori sospesi per i quali insiste l’obbligo vaccinale che sono il personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica,il personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia e di soccorso pubblico e da ancor più mesi per il personale sanitario e delle residenze sanitarie assistenziali”.
“Non mi voglio soffermare sul green pass e sulla sua discutibile efficacia sul contrasto ai contagi, – dichiara De Rose – nonché sui danni economico sociali che senza ombra di dubbio l’introduzione nonché il rafforzamento dello stesso sta arrecando al nostro Paese, ma mi appello a tutte le forze di Governo, che già stanno pensando di attuare riaperture ed eliminare restrizioni attraverso una serie di emendamenti, , di uniformare attraverso un Decreto da farsi con urgenza, il trattamento tra tutti i lavoratori indipendentemente dall’obbligo vaccinale che resterà sanzionato se contravvenuto, e dalla categoria di appartenenza, introducendo sin da subito la possibilità di recarsi al lavoro con tampone antigenico o molecolare nell’attesa del susseguirsi degli eventi. Si darebbe l’opportunità a tutti di rientrare al lavoro di riavere medici, infermieri, insegnanti forze dell’ordine e altre categorie di lavoratori rafforzando servizi essenziali rimasti carenti a causa della sospensione di parte degli stessi. La Cicas chiede inoltre alla politica, ai gruppi parlamentari, ai partiti, al Governo di
abolire il green pass uno strumento che seppure è stato creato per favorire ed aumentare le vaccinazioni nella pandemia si è trasformato in materia di lavoro in un abnorme contraddizione costituzionale. Sono certa che il buon senso sostenuto dai numeri prevarrà”.
fonte calabria7.it