Fase 2. Mazzullo (Cicas) tuona contro il presidente Santelli: “Scellerata la scelta della fuga in avanti"
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Appare scellerata la scelta del Presidente della Regione Calabria. Appena ieri si è tenuta importante riunione con le Attività Produttive rappresentate dalle Confederazioni presenti, Riunione di valenza Regionale per la Fase 2 e per la ricerca e selezione di Fondi idonei a sostegno delle piccole e medie imprese".
Così in una nota stampa il vice presidente vicario della Cicas Giuseppe Mazzullo. "Nessuno si aspettava questa repentina decisione della Santelli. Lo squilibrio istituzionale di questo Paese ha raggiunto una deriva non più sopportabile, i cittadini, le piccole e micro imprese, assistono attoniti alle scelleratezze che si sovrappongono, senza partecipazione attiva e senza aver ottenuto dal Governo, dalle Regioni assistenza vera e concreta!"
"Questa fuga in avanti, - prosegue la nota - non avendo ancora risolta la strutturazione sanitaria, che non reggerebbe la nascita di un focolaio in questa terra, si contrappone anche alla già povertà delle famiglie e delle piccole e medie imprese".
" La Regione Calabria che si ritrova 2 miliardi, di contributi Europei non spesi da una precedente Giunta Regionale, ha l’obbligo, questo si esalterebbe la scelta del Presidente, di stornare i capitoli di spesa e creare liquidità immediata per tutte le P.M.I. e le famiglie, di almeno 6/10 mila euro da inviare direttamente sui Conti Correnti, stanziare immediatamente una somma di almeno 100 milioni di euro da inviare proporzionalmente a tutti i 408 Comuni della Calabria per le manutenzioni cosi da accelerare e aprire il lavoro delle piccole imprese. Dedicare una somma ai servizi sociali che venga a sostegno delle famiglie con trasformazione in buoni spesa".
"Sospendere (ove la legge lo permette) tutte le tasse Regionali compreso il Bollo Auto. Attivare una parte di somme per finanza agevolata utilizzando FinCalabra per tutte le piccole e medie imprese. Confrontarsi in modo duro con il Governo, affinché produca Decreti Utili, per il sollecito della Cassa Integrazione e il pagamento dei 600 euro a tutta la platea e 800 per il mese di aprile e seguire fino all’uscita del tunnel non solo sanitario ma oggi ancora più impietoso della crisi sociale ed economica! Confrontarsi in modo duro e determinato con il Governo per l’immissione di Fondo perduto sui conti correnti delle P.M.I. e rivisitare completamente il decreto liquidità, non già con richiesta liberale alle Banche ma con imposizione dell’obbligo a fronte di garanzia dello Stato, - conclude - pena la revoca di autorizzazione di operare sul territorio Nazionale, basta con i tabù delle Banche, operi in Italia si adegui a seguito di Garanzia dello Stato ad erogare subito in “48 ore senza se o ma” e senza modificare gli affidamenti precedenti tutelandosi con la garanzia dello Stato. Confrontarsi insieme agli altri Governatori tutti sulla insipienza del Governo Centrale causa dello squilibrio Istituzionale".
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